Che autunno sarà
Il caldo che ci ha scaldato per questa lunga estate sembra lasciare spazio a quelle impressioni di settembre, un po’ uggiose, un po’ malinconiche, ma certamente necessarie.
La reale informazione
Il caldo che ci ha scaldato per questa lunga estate sembra lasciare spazio a quelle impressioni di settembre, un po’ uggiose, un po’ malinconiche, ma certamente necessarie.
Votare oh oh, Cantare oh oh oh. Non faceva così la celebre canzone di Modugno? Non proprio ma in un Paese che tra poche domeniche è chiamato alle Urne, beh la sigla suona bene. Ma per chi suona bene? Per gli italiani? Insomma. Sempre più disinnamorati della “cosa pubblica” che, per colpa di qualcuno (o forse di tutti) è diventata sempre più “cosa personale” che “cosa comune” e, appunto, “pubblica”.
È domenica ed è quasi Natale. Molte città si stanno addobbando a festa per celebrare– per i credenti – il rito sacro della nascita di Gesù… Viene spontaneo fare una riflessione più approfondita
Abbiamo tutti bisogno di buone notizie. Qualcuno di un miracolo, altri di un semplice segnale che possa dire che: “il meglio deve ancora venire”. Nonostante tutto, però, siamo qui a continuare a sperare perché, in molti aspetti, la speranza è quella che ci fa sopravvivere, ci tiene a galla.
L’estate sta finendo . . . cantano i Righeira in un loro grande successo musicale del 1985. È vero, anche quest’anno – quella più calda degli ultimi anni – stiamo per salutare la stagione degli amori sbocciati e spesso finiti. È il tipico circolo virtuoso di questa nostra vita che un po’ si scalda (anche troppo a causa del clima impazzito) e un po’ si raffredda, perché volente o nolente, siamo diventati un po’ più freddi.
Nell’immane tragedia della Romagna, tutta la popolazione dell’Emilia-Romagna con quella straordinaria tenacia che la contraddistingue, un solo grido #forzaromagnabella
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