Il calcio realisticamente parlando.
Numero 0 della Rubrica
Made with love by @lucamurrone
Lui è Luigi, da 7 anni a questa parte sta godendo di vittorie grazie alla sua vera passione: la Juventus.
Luigi viene dalla Calabria, come me. Sta studiando Scienze della Comunicazione ed ho pensato di coinvolgerlo in questo progetto che, realisticamente parlando, trovo molto stimolante.Siamo in accordo su molti temi e in disaccordo su altri. Ma la vita è bella così. Il calcio è bello così. Ne trovate tanti di blog che parlano di calcio, molti sono unidirezionali. Questo prova a raccontare il calcio sotto una prospettiva diversa. Vorremmo prendere e farvi prendere la metafora del contropiede come stile di vita. Di fronte alle difficoltà che la vita ci pone ogni giorno di fronte, freghiamocene e partiamo in contropiede.
Questa è una rubrica aperta che parte con questo numero 0 di presentazione. Anche se, come potete leggere, non è stata una presentazione entusiasmante. Sapete perché? Perché imparerete a conoscerci su queste pagine. Abbiamo scelto di adeguarci allo stile di Realisticamente e non di creare un nuovo sito, appunto perché, le cose si accomunano. Il calcio, spesso e volentieri, ci allontana dai problemi. Questo modo di raccontare il calcio sarà, appunto così, un viaggio nella realtà di un mondo strano, bello, difficile ed entusiasmante. Un mondo che deve incuriosire e che, detta come va detta, sa anche farsi amare.
Troverete tante nostre opinioni, nostri punti di vista che condivideremo anche sui nostri social per creare una vera community che, insieme a Noi, avrà voglia di partire in contropiede.
Buon viaggio, realisticamente parlando.
Inter: A Bergamo le stelle le hai viste per davvero, erano quelle dell’Atalanta
Made with love by @LucaGiuseppeMurrone
Mai in partita gli uomini di Spalletti che hanno subito, eccome, le fatiche spese nel pareggio last- minute contro il Barcellona di martedì scorso. Gli uomini di Gasperini erano davvero ben messi in campo, sempre superiori rispetto ai nerazzurri milanesi che sembravano, appunto, ridimensionati da quello che si era vista nelle ultime partite.
Un’Inter brutta copia rispetto a quella che è riuscita a portare a casa, in campionato, una serie di 7 vittorie di fila e che, a Bergamo, in un campo- storicamente sempre insidioso per l’Inter- si è letteralmente ridimensionata. La classifica parla chiaro, l’armata di Spalletti è ancora lì a meno 3 punti dal Napoli che ha sconfitto nell’anticipo del sabato il Genoa. L’Inter, realisticamente parlando, le stelle le ha viste per davvero. Erano gli scatti incredibili dell’undici di Gasperini che hanno fatto girare la testa alla difesa dell’Inter e che, almeno per una giornata, hanno abbattuto le sicurezze spallettiane: la difesa. L’Inter, prima della batosta meritatissima contro l’Atalanta aveva subito, in Serie A, soltanto 6 reti, affermandosi come miglior difesa del nostro campionato. È arrivata l’Atalanta, però, a far perdere questo primo posto del podio a Skriniar e company, rifilando ad un Handanovic, seppur miracoloso, ben 4 reti.
Ad inizio del secondo tempo, sembrava che l’Inter, tenuta a galla dal suo numero 1, quella partita la potesse pure recuperare. Ci ha pensato il difensore dell’Atalanta, Gianluca Mancini, a commettere il fallo da rigore che ha permesso a bomber Icardi di sbloccarsi, con la maglia dell’Inter, anche all’Atleti Azzurri d’Italia. 1 a 1 e palla al centro. Pochi minuti più tardi, lo stesso difensore della Dea, si riprende la scena ma, questa volta, nella giusta versione mettendo a segno la rete del 2 a 1. E per l’Inter si è spenta definitivamente- qualora ce ne fosse stata- la speranza di portare a casa qualche punto dalla trasferta bergamasca.
Il risultato finale parla chiaro: 4 a 1. Risultato che dà i giusti meriti ad una forma straripante dell’Atalanta e giusti demeriti ad una poca lucidità fisica e mentale degli uomini di Spalletti che contro la Dea, hanno permesso ai tanti tifosi, di rivedere le stelle, anche se, per una volta non erano quelle desiderate.
Adesso il campionato si ferma per dar spazio alle nazionali. Poi, il 24 novembre alle 20:30, nella bolgia di San Siro, arriverà il Frosinone del talento nerazzurro Pinamonti che, reduce da una buona striscia positiva di risultati, vorrà dar filo da torcere all’Inter.
Inter che dopo il Frosinone volerà a Londra, per giocarsi, il 28 novembre, la sfida decisiva di Champions League contro il Tottenham. Post Londra, la Serie A, per gli uomini di Spalletti, regalerà due trasferte da brividi. Prima l’Olimpico di Roma, il 2 dicembre, dove Spalletti affronterà il suo passato. Poi, dopo cinque giorni, il 7 dicembre, l’Inter sbarcherà all’Allianz Stadium di Torino per giocarsi il derby d’Italia contro i rivali di sempre della Juve. San Siro, invece, giorno 11 novembre, sarà il terreno di gioco dell’ultima gara dei gironi di Champions per l’Inter che affronterà il Psv. Si prevede, quindi, un periodo di fuoco per l’Inter che, approfittando della sosta può recuperare energie positive per prepararsi al meglio ai prossimi impegni, sperando, magari di far tornare ai propri tifosi che non la lasciano mai sola, a riveder le stelle, quelle giuste e belle, però.