Made with love by Luca Giuseppe Murrone
Non basta un minuto, un tempo sprecato, confuso, incerto, a dirci chi siamo. Ma basta un minuto per dirci chi potremmo essere…
In un minuto possiamo essere noi ma possiamo anche non essere più noi. In un minuto si può nascere e in un minuto si può anche morire. E in quel caso non è bastato un minuto per sperare.
In Italia si continua a morire ancora di lavoro. Ormai, RealisticaMente parlando, sembra non far più notizia. Sabato 16 febbraio hanno perso la vita altre persone, sul posto di lavoro, a Firenze ma non solo. Non voglio, in questo breve pensiero – da leggere in meno di un minuto – riportare i numeri anche se giornalisticamente i numeri sono importanti!!! Qui i dati vengono riportati da Ansa: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/02/16/i-morti-sul-lavoro-sono-stati-oltre-mille-nel-2023-quasi_ede5de06-96fd-4f11-9857-f524e20e9f56.html
Non ci sono solo numeri, però, e in questo caso non basta un minuto per ricordarli, onorarli e riportarli in vita. Vite di sogni spezzati in un attimo, in un minuto. E mentre questa domenica di carnevale – tradizionale e ambrosiano (per i milanesi) scivola via minuto per minuto, fermiamoci un istante, magari anche un secondo e chi può anche un minuto, a ricordarci chi siamo, chi possiamo essere e soprattutto fermiamoci un attimo, un minuto per restare in silenzio perché c’è sempre chi è messo peggio di Noi!! Perché la vita non è uno scherzo di carnevale. La vita è un dono e non basta un minuto di silenzio. . . per onorarla.