Made with love by Luca Giuseppe Murrone
C’è un freddo bollente. No, non è solo un banale ossimoro ma è espressione di un concetto che, RealisticaMente parlando, ci deve far riflettere. È come dire, appunto, potrebbe andare meglio. Ma anche peggio.
Ma in che senso? Se pensiamo al passato, non troppo recente, e forse nemmeno troppo evidente, ci rendiamo conto che tante cose sono migliorate ma anche peggiorate. Quattro anni fa (sì, avete capito bene sono già quattro anni) i nostri sogni erano chiusi nelle nostre stanze. In quarantena. Ma si sa, i sogni non vanno mai in quarantena.
Il covid – sotto molti aspetti – ci ha spezzato le gambe e anche, perché no, qualche sogno. Eppure siamo tornati, siamo rimasti, tra sogni e speranze a dire che poteva andare meglio ma anche peggio. La voglia umana di immedesimarci negli altri ci rende altruisti, ma anche egoisti. Se qualcuno sta male ce ne freghiamo ma anche ci meravigliamo. Forse l’assenza e l’essenza del periodo di distacco causato dal Covid-19 ci ha reso tutti un po’ meno “sopportabili” e “sopportati”.
Sì, è vero. Potrebbe andare meglio ma anche peggio. Dipende dai punti di vista. Ditelo alle mamme calabresi che si apprestano a cucinare prelibatezze per sfamare i propri figli che, malinconicamente, devono salutare perché stanno andando a trovare fortuna al nord. E allora lì si che ti vien da dire “potrebbe andare meglio”.
Potrebbe andare meglio sì. Ditelo a chi da 2 anni e oltre è in guerra. Lì basta spegnere il fuoco, spegnere il rancore, spegnere l’odio, per far vivere un momento d’amore. E allora sì che lì ti vien voglia di dire, RealisticaMente parlando, ora sì che va meglio!!