Made with love by Luca Giuseppe Murrone
Ci vuole coraggio ad essere coraggiosi. Una delle parole, quasi a tono imperativo che ci ripetiamo quotidianamente, è “coraggio”. Anche nello scrivere questo pensiero della sera, dopo un periodo personale di cambiamenti personali, ci vuole – RealisticaMente parlando – del coraggio. Eppure il coraggio fa parte di Noi, della nostra razionalità e/o irrazionalità. Dipende dai punti di vista.
Ci sono molti modi per avere coraggio. Alcuni lo paragonano al rischio, altri al pericolo. Ma il coraggio a sé stante. Qualcosa racchiuso nell’indole. Quando si cita il coraggio, la mente non può non dirigersi verso i tanti esempi eroici di uomini e donne, espressioni simboliche del coraggio. Ma quanti ce ne sono tuttora, sparsi in questo pianeta, dei quali non conosciamo un minimo della loro storia?
Le storie vanno raccontate e espresse. Il coraggio è un qualcosa che ci accomuna un po’ tutti. Ad alcuni lo spaventa, ad altri lo rafforza. RealisticaMente parlando, però, lo viviamo tutti, sulla nostra pelle. Ci vuole coraggio, oggigiorno, con una costante crisi economica in atto, una pandemia che – seppur in minima parte – continua coraggiosamente ad espandersi nel pianeta, ad investire su di Noi.
Ci vuole coraggio a farsi un mutuo, quando il lavoro vero, non quello nero, arriva se Dio (o chi per lui) vuole non prima dei 30 anni. Ci vuole coraggio a trovare un lavoro a Milano, dove un buco di stanza costa (iva inclusa e magari senza contratto) minimo 700 euro e ne guadagni se tutto va bene – compreso il lavoro extra per racimolare qualcosa – a malapena mille euro.
Ci vuole coraggio, oggigiorno, ad essere un attivista antimafia in un mondo dove la mafia ha abbandonato gli stereotipi arcaici di coppola e lupara per indossare la famigerata giacca e cravatta.
Ci vuole coraggio ad essere se stessi, ed esprimere il disprezzo nei confronti di ideali di illegalità, delinquenza e corruzione.
Lo fa da anni, ad esempio, un caro amico: Elia Minari (www.eliaminari.it per leggere la sua storia) che da anni, in una terra che non è – come tutte – immune al malaffare e alla ‘ndrangheta in particolare. Il suo coraggio ha fatto e continua a fare rumore ed è arrivato ad infastidire anche “qualcuno” all’interno di organizzazioni criminali. A lui, nella giornata del 24 ottobre scorso, è stata affidata una misura di protezione per le minacce ricevute e per mettere al sicuro la sua incolumità.
Ci vuole coraggio a dire quello che si pensa, nell’era dell’Io so io e voi non siete un …..! Ci vuole coraggio ad essere sé stessi, a sognare. Ci vuole coraggio eppure, qualcuno, Realisticamente parlando, deve continuare ad avere coraggio!