Di Luca Giuseppe Murrone
Una ragazza di 16 anni, infatti, si è tolta la vita dopo aver postato nelle stories del suo profilo Instagram il sondaggio con scritto “Mi ammazzo. Si o no?” I suoi followers e tutti coloro i quali hanno visto la storia hanno votato, per il 69% il Sì e la ragazza ha seguito il verdetto del sondaggio: si è tolta la vita.
Una notizia raccapricciante quella che i media della Malesia diffondono e che fanno tenere alta l’attenzione sui segnali che, RealisticaMente Parlando diffondono ogni giorno i social. La ragazza, alla giovanissima età di soli 16 anni, alla fine si è suicidata anche perché il mondo virtuale le ha detto di farlo ed è gravissimo e davvero pericoloso. Un segnale, questo, che ci offre una visione sul mondo, sui social e sui giovani d’oggi e, sopratutto, sul valore che ha la vita oggi.
La triste notizia, ovviamente, è stata ripresa da tantissimi media nazionali e anche il Corriere della Sera ne ha parlato .
Istigazione al suicidio
Tra i tanti segnali preoccupanti che questa tragedia riporta è presente, ovviamente, l’istigazione al suicidio. La maggior parte dei “votanti” pari al 69% del sondaggio, infatti, ha optato per scegliere la soluzione del Sì i quali, secondo gli avvocati della famiglia della ragazza, come riporta il Corriere, “sarebbero colpevoli di istigazione”.
Purtroppo, però, questo non è il primo caso di questo. Altri episodi del genere, infatti, si sarebbero verificati sempre nella maniera simile rispetto a quello che è successo in Malesia. Ciò, senza ombra di dubbio, fa riflettere e pensare.
Teniamo alta l’attenzione
Stiamo RealisticaMente parlando attendi, dunque, a ciò che i ragazzi, i vostri figli fanno con i loro social. Un maggior dialogo, un maggior confronto e, sopratutto, una maggiore attenzione potrebbe, infatti, evitare che accadano tragedie del genere. In Malesia, come in tutto il mondo.