Made with love by Luca Giuseppe Murrone
Dal, “Yes, we can” di Obama che ha fatto storia, al futuro migliore di Biden. Sembra passato un secolo ma in fondo, soprattutto nell’era dei social e degli slogan politici, il tempo passato ritorna sempre anche nel presente e prevede il futuro.
Il sogno americano, quindi, mentre è ancora in corso lo spoglio elettorale con Biden in vantaggio sul presidente uscente Donald Trump, sembrerebbe aspettarsi un futuro migliore rispetto al classico slogan del tycoon newyorkese che ha perfezionato, nel corso dell’ultima campagna elettorale il suo motto “Make America great again” per provare a riconfermarsi alla White House riproponendo un semplicissimo “Keep America great” ovvero: “manteniamo l’America grande”.
Giusto, quindi, provare a dare un senso di continuità alla mission iniziata 4 anni fa quando Donald Trump, anche e soprattutto con l’ausilio di una nuova comunicazione – sempre più efficacia e più “cara” – è riuscito a farsi piacere dai grandi elettori conquistando così il titolo di Presidente degli Stati Uniti.
Nel 2016, Donald Trump, infatti, utilizzando molto la comunicazione social – come testimonia anche questo articolo de Il Sole24ore [qui l’articolo integrale] ha speso 4 dollari per elettore. Una cifra enorme, quindi, ma che, a quanto pare, è stata un bello investimento.
Le battaglie comunicative di Trump che, da presidente americano, in questi anni ha adottato, però, avrebbero avvantaggiato anche il suo avversario politico: Joe Biden che è proprio ad un passo dalla Casa Bianca.
Per avere un futuro migliore, però, bisogna investire. E lo sa benissimo Joe Biden che – come riporta il Tempo [leggi qui l’articolo integrale] – per la sua campagna elettorale ha effettuato una spesa più elevata rispetto al suo avversario Donald Trump.
E chi ci guadagna in tutto questo? Beh certamente ad arricchirsi sarebbero anche le tasche dei social network però forse, RealisticaMente parlando, ci guadagnano anche gli investitori stessi. Eppure, se ci si pensa bene e si prova ad analizzare bene la realtà dei fatti, Donald Trump, nel tempo, ha avuto sempre più un rapporto di “odi et amo” con i social, Twitter in particolare.
Proprio su Twitter, infatti, il tycoon e presidente uscente Donald Trump, ha annunciato di tutto e di più: dall’essere vicino alla vittoria, al ricorso – quando la possibile vittoria si allontanava – alla Corte Suprema.
Dal canto suo, però, Twitter non ha sorvolato sulle ultime e pesanti uscite via tweet di Trump.
Come riporta il Corriere [qui l’articolo integrale ] la sconfitta elettorale a favore di Joe Biden avrebbe per Trump pesanti ripercussioni, non solo economiche, ovvio, ma certamente anche social e, a quei livelli, quindi, social vuol dire anche investimento e se perdi social, perdi followers e perdi anche investimenti. Insomma, perdi e basta.
Forse scagliarsi contro i social, Twitter in particolare, non è stata, quindi, una mossa vincente. Se Donald ha 88.404.959 followers, Il suo avversario Biden si ferma a poco più di 13 milioni. Una differenza di numeri abissale ma non sempre questi “like” e followers contano quanto si ha davanti un futuro migliore possibile per la grande America.
È tutto da vedere ancora, ma certamente gli slogan contano, gli investimenti contano e anche scagliarsi contro i social conta. Stat(e) uniti, quindi, se volete davvero un futuro migliore.
Slogan, quello di Biden, però, che potrebbe essere riadattato al contesto italiano. Perché? Se ci si pensa bene tutto il nostro Paese ha bisogno di un “futuro migliore” e allora di questi tempi è giusto rispettare le regole, restare uniti, per un futuro migliore.