Made with love by Luca Giuseppe Murrone
C’è una frase che mi rimbomba sempre nella mente quando penso al senso dell’educazione – culturale – che dovrebbe provare ad avere un Paese meraviglioso come l’Italia: “Ragazzi Studiate! Fottiamoli! È la frase pronunciata dal Procuratore Nicola Gratteri, in tanti suoi incontri, con quei giovani, fragili, ma anche tanto coscienti e pronti per cercare di provare a cambiare il mondo.
Mentre scrivo questo pezzo, RealisticaMente parlando, qualcuno sta già pensando ai propri progetti. Sta già cercando di preparare lo zaino – nonostante i propri genitori hanno dovuto fare i conti con gli aumenti insistenti per comprarlo – perché la campanella sta per suonare.
C’è chi la sentirà suonare per la prima volta e anche chi è costretto, un po’ perché ha bisogno di ripetizioni, a sentirla più volte. Ma quel suono che un po’ spaventa, un po’ tormenta è l’emblema e la scossa della vita.
La campanella che suona può essere il sinonimo del riscatto. Può essere il modo per evadere dalla realtà, appassionandosi alla sete di cultura e non abbiate timore perché in questo Paese di cultura si potrebbe ancora vivere… se solo ci credessimo davvero. Ma la cultura fa davvero paura?
Nella mia breve carriera ho visto e ascoltato molte volte giovani scolaresche che hanno partecipato ad eventi sul tema della cultura, della legalità. Per alcuni è stato solo un passa tempo, un modo per “fuggire” all’interrogazione ma per altri è stato sinonimo di “insegnamento”. Se ci pensiamo in fondo, la parola insegnamento deriverebbe da qualcosa che dovrebbe lasciare il segno. Ed è così.
Se i giovani sono il problema per tutti, con episodi di criminalità giovanile al centro del dibattito politico e non mediatico, (Il fenomeno baby gang al centro della politica ma non dei media – Primaonline come ho raccontato in questa ricerca prodotta da Volocom per Prima Comunicazione) ci potrebbero essere, se vogliamo, ancora i mezzi per provare a cambiare le carte in gioco, magari studiando o per lo meno provare a farlo!
Lo studio è riscatto e liberazione. . . magari non riusciamo a raggiungere, nel Paese dell’immeritocrazia, i nostri sogni lavorativi ma studiare ci ripaga sempre perché studiando, come dice il Procuratore Gratteri, abbiamo davvero la forza di “fottere”, nel senso buono del termine, magari le ingiustizie, l’illegalità e la delinquenza al Sud come al Nord. Ora forza, caricate la vostra cartella di sogni e di speranze, non abbiate paura del domani perché altro non è che lo studio che farete oggi!!!