di Luca Giuseppe Murrone
Ogni giorno, ogni maledetto giorno la carta dei giornali viene macchiata di rosso a testimonianza del fatto, che nel mondo, si continua, sempre di più, a perdere sangue.
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Strani e tristi segnali di un destino comune che ha tolto la vita a ben 59 persone e che tutto il mondo ricorda come la peggior strage della storia americana. Cosa succede in America? Questo uomo si è portato, tranquillamente, nella sua stanza di hotel tutte le armi che voleva e custodiva legalmente secondo le leggi americane.
L’America, oggi, più che mai ha paura, così come ha paura tutto il mondo intero e su questo episodio si sono diramati tanti dubbi e perplessità; facciamo il punto.
Gli investigatori hanno subito affermato che l’attentato non risulta essere mediato dall’Isis seppur, qualche ora dopo il terribile attentato, proprio l’Isis avrebbe rivendicato l’accaduto esultando.
La strategia comunicativa adottata dall’Isis fa, ancora una volta, riflettere e ci spaventa in un certo senso. È facile per noi e, soprattutto per loro (Isis) attribuire la colpa di stragi di vite umane al marchio islamico. Per noi, comuni mortali, diventa facile perché purtroppo ormai siamo abituati al terrorismo, anche dal punto di vista mediatico, che l’Isis da anni sta recando alle nostre vite.
Per loro è semplice dal punto di vista autopromozionale. Si tende, infatti, ad esaltare la propria immagine e la propria strategia comunicativa del terrore attribuendosi la colpa e rivendicando tutto quello che ha impatto mediatico e crea terrore sulla popolazione.
L’uso delle armi in America è, seriamente, un problema da risolvere specialmente in questi “tempi moderni” caratterizzati da odio, terrore e terrorismo e la soluzione quale potrebbe essere? Tutto il mondo dovrebbe armarsi, d’amore però.
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