CORONAVIRUS, CHIUDIAMO ANCHE I SOCIAL?


Made with love by Luca Giuseppe Murrone

La situazione sta peggiorando a vista d’occhio e non è soltanto colpa del COVID 19 ma bensì della psicosi che, questo virus, ha creato attorno a sé. Attorno a noi.

Sembra una guerra, ma è soltanto il Coronavirus. E la gente di questo ha paura. È inutile negarlo.

La paura è nell’aria e si manifesta attorno a noi. Proviamo a reagire come un Grande Paese come il nostro può fare coniando, in queste settimane, hashtag riconducibili a messaggi di speranza dal titolo, ad esempio #milanononsiferma.

Non ci fermiamo è vero. Ma l’unico davvero a non fermarsi, in questo periodo particolare della storia della nostra penisola, sembra proprio essere lui: il nemico numero 1, ovvero Il Coronavirus.

E come ogni “tema caldo” che si rispetti, anche in questa occasione dove tutti noi dovremmo attenerci solo ed esclusivamente a fonti certe, gli italiani si manifestano esperti di virologia, e diventano tuttologi e chi più ne ha più ne metta.

L’ultima e clamorosa telenovela che ha interessato e continua a interessare il Bel Paese parla di calcio e di decisioni che fanno discutere.

Parla di un problema che è stato preso alla leggera (come molte volte accade per i problemi in Italia) e che rischia di infangare – qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno – maggiormente l’immagine calcistica dell’Italia.<< Porte aperte >> e poi<< porte chiuse>> e poi ancora:<< Porte aperte solo per. . .>>. Dai tira e molla continui, alle decisioni ufficiali a poche ore dal calcio d’inizio, si sono scaturite, sui social, tante, troppe, polemiche.

Anche le scuole, ovviamente, sono le maggiori interessate da queste normative eccezionali e d’emergenza. E proprio sui social continuano, anche in queste ore, a circolare fake news che attendono l’operazione debunking. C’è davvero bisogno di questo ora?


Qualche giorno fa, inoltre, a Reggio Emilia (ma non solo – sono tantissimi infatti i casi di fake news sul Coronavirus) circolava una finta pagina del Televideo raffigurante una falsa news che documentava la presenza di tre persone positive al Covid-19 in provincia. Come riportato anche dalla Gazzetta di Reggio una donna di 58 anni è stata denunciata per procurato allarme

Ed ecco che, in momenti come questi, torna sempre di straordinaria attualità la frase del Maestro Umberto Eco che, proprio sui social diceva:<< Hanno dato diritto di parola agli imbecilli>>. Tanti virologi, tanti tuttologi ma soprattutto tanti imbecilli ogni giorno popolano le nostre “home” di Facebook e social vari pubblicando e condividendo spesso e volentieri notizie false che vanno ad alimentare la paura. L’ ignoranza genera mostri e i mostri generano paura. Non possiamo lasciarci andare alla paura, soprattutto di questi tempi e attenendoci a tutte le norme igienico sanitarie fornite dal ministero della Salute, possiamo fare una cosa: mettiamo in quarantena per, un periodo, i nostri social condividendo solo ed esclusivamente la verità.