Un popolo di migranti

Pensiero della Sera

Tra partenze e arrivi, tutto il mondo è paese.

di Luca Giuseppe Murrone

C’è chi viene e chi va. Il tanto gettonato bel Paese è sempre più lasciato solo con sé stesso. Ma siamo sicuri che l’Italia sia davvero, ancora, il Bel Paese? Se lo si vede esteticamente niente da dire, anzi, c’è solo da provare meraviglia davanti ai musei a cielo aperto che offrono le nostre città.

L’arte, la cultura e il buon cibo sono, ovviamente, i nostri biglietti da visita che attirano milioni e milioni di persone ogni anno. La valigia però, per gli italiani, è sempre pronta e sono ancora in aumento gli italiani che vanno a cercare fortuna e una nuova vita in altri bei paesi. Purtroppo accade così. C’è chi viene e chi va.

In questo articolo del Sole 24 ore [] nel quale sono riportati dati ufficiali forniti dall’Ocse, è ben espresso il problema. La giornalista scrive, infatti, “italiani sempre più migranti”.

La politica, però, realisticamente parlando, si occupa di altri tipi di migranti: quelli che vengono a cercare fortuna nel nostro Paese, senza realmente pensare che un problema serio e da non sotto valutare è anche dovuto alle partenze e non solo arrivi.

I cervelli in fuga ci saranno sempre, ma ora le condizioni di vita degli italiani da nord a sud, sono peggiorate e molti, facendosi i conti in tasca, lasciano i propri affetti e le proprie radici, per vivere meglio. Chi è così fortunato da arrivarci, preferisce godersi la pensione in altre isole, dove le tasse sono quasi a zero e si vive discretamente anche con 600 euro al mese, prezzo con il quale in Italia paghi a malapena un monolocale.

E il Sud che non ha lavoro a che percentuale è in questa fuga? Nel Mezzogiorno, sembra un ossimoro ma è la triste realtà, è notte fonda. Si è tornati indietro nel tempo. Le valigie, fortunatamente, non sono più quelle di cartoni, ma la sostanza è quella. Sono in costante aumento i giovani che lasciano la loro terra per andare in Germania, ad esempio. Proprio come hanno fatto decine di anni prima i loro nonni o genitori. È una ruota che gira, un ritorno al passato, sperando che il futuro possa donare al Bel Paese qualche speranza di rinascita anche se … tutto il mondo è paese.