SI(LA) AMO

Unesco Sì, Unesco No. Noi l’amiamo lo stesso

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Made with love by Luca Giuseppe Murrone

Nelle ultime settimane, uno dei trend topic (non solo su Twitter) è stato l’Unesco.
L’organizzazione internazionale, infatti, dopo la decisione del governo e, in particolare, del ministro del lavoro Luigi Di Maio, ha, per il nostro bel Paese, un esponente che- cinematograficamente parlando- è degno di nota ma RealisticaMente parlando ha fatto tanto discutere la sua proclamazione a questo importante ruolo internazionale. Stiamo parlando di Lino Banfi.

Lino Banfi all’Unesco. La Sila, No. Sono paragoni approssimativi in un’epoca nella quale forse i paragoni, le analogie con il passato, non si fanno più. Eppure lo faccio perché un po’ ci tengo a farlo. Fino a prova contraria, seppur viviamo in un periodo grigio, d’altronde siamo ancora in democrazia.

Fonte wikipedia

La Sila è uno dei biglietti da visita più belli del sud Italia. Si trova in Calabria ed è il più antico Parco Nazionale della Calabria che si estende per circa 150 mila ettari di terreno tra le provincie di Cosenza, Crotone e Catanzaro. L’intera Sila viene suddivisa da nord a sud in Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola.

Un parco meraviglioso dove si fanno eco i suoni di una natura che ancora lì, in quell’angolo di paradiso, riesce a riscoprirsi intatta e meravigliosa.

Lì, dicono, si respira l’aria più pulita d’Europa. Lì si vedono e ammirano, protetti e coccolati dall’Ente Nazionale del Parco, anche i lupi che non è vero che sono sempre cattivi.

Fonte Wikipedia

Per rendere più esplicita l’idea basta vedere questo breve video che, RealisticaMente parlando, spiega nel miglior modo possibile la bellezza della natura del Parco Nazionale della Sila fin troppo incompresa, purtroppo, dall’uomo.

Sicuramente sono più cattivi gli uomini che tra un pic nic e un altro inquinano, sporcano e lasciano ulteriore testimonianza che è proprio l’uomo l’animale più pericoloso di questo pianeta.

Qualche settimana fa ha fatto notizia amareggiando un po’ tutti gli ammiratori e i calabresi stessi, la bocciatura della Sila alla relativa candidatura a diventare patrimonio dell’Unesco.

Il Consiglio Direttivo, infatti, ha optato alla bocciatura riguardante la candidatura all’Unesco degli Ecosistemi Forestali della Sila. La valutazione negativa, in realtà, però, è stata data dall’Uicn (Unione internazionale per la conservazione della natura) con la “scusante” che la Sila già nel 2014 aveva ottenuto il riconoscimento di Riserva della Biosfera Unesco.

Questa clamorosa e inaspettata bocciatura ha suscitato diverse reazioni nel mondo della politica calabrese fino a coinvolgere i vertici alti della politica nazionale, compreso il ministro Costa che, commentando ai media questa notizia così come riporta Il Corriere della Calabria ha dichiarato: “”nessuno si senta amareggiato. Nei prossimi mesi organizzeremo, presso l’Unesco, una serie di iniziative per promuovere quel territorio“”.

Dopo diversi botta e risposta a sfondo politico su questa vicenda è intervenuto il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio che- come riportato sempre dal Corriere della Calabria attacca la senatrice calabrese del M5S Margherita Corrado affermando che “”il ritiro della candidatura della Sila è una fake news. L’esclusione della candidatura della Sila a favore del sito del nord Italia evidenzia, ancora una volta, questo patto scellerato in danno del meridione“”.

RealisticaMente parlando la politica, anche in questo caso, compie i propri passi ma di certo un angolo di paradiso come la Sila non necessita, di certo, di sponsorizzazioni personali. Però, l’aria sana e limpida della Sila è pronta a farsi respirare da tutti. Anche da chi ha optato per la bocciatura all’Unesco.

Tanto, per me che sono calabrese, con o senza riconoscimento da parte dell’Unesco io, SI(LA) AMO lo stesso.