L’inizio della partita è all’ insegna dell’equilibrio anche se è il Cosenza a tenere meglio il campo. La prima vera palla gol è di
Maniero al 18’ che da buona posizione però calcia alto, risponde
Budimir alla mezz’ora ma il suo colpo di testa finisce sopra la traversa. La svolta del match sembra essere al 36’, quando
Martella, nel tentativo di controllare un pallone, finisce per colpire in pieno petto
Baez, per il direttore di gara non ci sono dubbi è espulsione diretta ai danni del terzino pitagorico. La superiorità numerica però dura poco infatti,
Maniero prende due ammonizioni in meno di un minuto e al 46’ viene espulso da
Aureliano.La prima occasione della ripresa è del
Cosenza con
Tutino che calcia di poco fuori. La risposta degli Squali è affidata al solito
Firenze che, al 23’, sfiora il palo e subito dopo con una conclusione potente che termina ancora una volta fuori di poco. Quando la partita sembra incanalata verso il pareggio il Cosenza si porta in vantaggio al 74’ con
Idda che è bravo a sfruttare una corta respinta di
Cordaz facendo impazzire i quasi 2000 cosentini presenti nel settore ospiti.
Oddo passa a due punte inserendo
Simy al posto di uno spento
Molina al 77’. La più grossa palla gol però capita all’estremo difensore
Cordaz che con un colpo di testa sfiora la traversa al 96’ subito prima del triplice fischio del direttore di gara.
Il Cosenza quindi fa suo il derby, che non si disputava allo Scida dal 2001 quando i Lupi batterono anche quella volta i pitagorici con una doppietta di Mendil, e si porta a 11 punti ad una sola lunghezza dallo stesso Crotone sempre più in crisi e contestato dai propri tifosi.
“È come se ci fosse un blocco psicologico, mi assumo le mie responsabilità, siamo tutti in discussione compreso me” ha dichiarato Massimo Oddo nel post- gara. Di umore opposto il tecnico del Cosenza Braglia: “Abbiamo fatto la partita che avevamo preparato, con sudore e sacrificio. Ringraziamo i nostri tifosi per come ci hanno aiutato finora, senza mai una polemica. Questa è una vittoria per la squadra, per il pubblico e per la società”