SENZA TITOLO

di Gian Franco Murrone
Stanza che riposa
sul mare – questo Jonio che guarda
le nostre vene attaccarsi alle tue
mani fredde, gambe raggomitolate nel letto
grembo asciutto, umido

… fa’ troppo caldo e si suda,
mia Grazia,
che deponi la tua forza
per perduta risposta
per indulgenza mancata

lo sguardo teso, stretto nel “non sò”
che si appende alle mie labbra
e alle tue
gocce d’acqua
piccoli cucchiai d’amarena

Armadietto pieno di pigiami
ricambi pronti al ritorno
Ti riportiamo a casa
in piedi Mia Grazia
e questo mare che ha in grembo il nostro sangue
ci fa visita ancora
e nel sudore forte della tua fronte ampia
che a mani nude asciugo
perché si mescoli al mio:
****Ti dò la mia gioventù
la mia speranza è riposta nella tua forza
nella tua grazia,
tra vene ed arterie
ancora è viva.