Prendiamola con filosofia

LA RICERCA DELL’ANIMA NON HA ETÀ

Pensiero della Sera
di Luca Giuseppe Murrone

Quante volte, di fronte alle mille seghe mentali che ci facciamo quotidianamente, ci siamo detti “ma si, prendiamola con filosofia. Come se la filosofia fosse una cosa semplice ma sappiamo, tutti o quasi, che la Filosofia non è affatto una “cosa semplice”.
Anche il Presidente della Repubblica Mattarella, davanti allo stallo politico nel quale siamo affondati dopo le elezioni del 4 marzo scorso, potrebbe dire “Prendiamola con Filosofia” eppure sa che le sorti del Paese sono nelle sue mani e quindi serve ben altro che una presa filosofica. In questi casi, per risolvere lo stand by politico, nemmeno la Religione con tutti i suoi “Misteri della Fede e le sue Grazie” ci aiuterebbero a respirare un po’ di aria sana, dal punto di vista politico. Ma sì dai, Prendiamola con filosofia.

Se pensiamo all’amore. Quanti filosofi, nel corso della loro vita, hanno dedicato pensieri, aforismi, libri, studi al tema dell’amore? L’amore è filosofia, qualcuno potrebbe dire. La filosofia è amore, potrebbe anche dire qualcun altro.

La bella storia di questo numero di Pensiero della Sera intreccia proprio questi due temi: filosofia e amore. Il protagonista è Italo, un ex meccanico 82enne di Finale Emilia, in provincia di Modena.
Come riporta, in questo suo articolo il Corriere della Sera, Italo ha passato una vita intera a far il meccanico ma poi ha capito che i guasti più difficili da riparare sono quelli dell’anima. Spente le 80 candeline, Italo il meccanico è stato colto da un malore che per lui sembrava senza rimedio, la morte della sua compagna di viaggio, la morte che, a qualsiasi età colpisce lascia un vuoto incolmabile ai cari che rimangono sulla terra. Italo aveva perso la moglie Angela con la quale aveva condiviso una vita intera.

C’è un piccolo grande rimedio, però, che Italo ha adottato per colmare questo suo grande e immenso dolore: iscriversi all’università. Si, avete capito bene. Italo si è iscritto all’università, precisamente alla facoltà di Filosofia non per passare il tempo, ma con uno scopo preciso: capire dove fosse finita l’anima di sua moglie. Secondo le dichiarazioni rilasciate ai media, Italo ha ritrovato l’anima di sua moglie, studiando Platone, Tommaso Moro e, soprattutto , Pascal.

Si è iscritto all’università di Macerata e nei giorni scorso è diventato ufficialmente Dottore in Filosofia discutendo, davanti ad una commissione molto entusiasta e attenta, una tesi di Laurea proprio su Tommaso Moro, un uomo di grande fede.

C’è chi si rassegna alla vita e chi si rimbocca le maniche e dà tutto se stesso per capire, realisticamente parlando, come risolvere i tanti misteri che questa Vita ci presenta ogni giorno; ebbene, il Dottor Italo, i suoi “problemi” li ha vissuti, realisticamente parlando, con tanta Filosofia.