ODIATE I NERI MA SIETE I PRIMI AD ABBRONZARVI

Pensiero della sera
di Luca Giuseppe Murrone

NEL RICORDO DI MARTIN LUTHER KING IL QUINTO NUMERO DI PENSIERO DELLA SERA

Dopo una breve e meritata sosta per le vacanze di Pasqua, torniamo a fare insieme un viaggio nella realtà che ci circonda. Oggi, 4 aprile, sono ben 50 anni dalla morte di Martin Luther King. Un uomo d’altri tempi che ha fatto del “sogno” la sua filosofia di vita che l’ha portato anche alla morte. 50 anni dopo, che esempio ci porta la vita e il sacrificio di Martin Luter King? Ce lo siamo detti diverse volte ma, a quanto pare, occorre ripeterlo: è in atto una vera e pericolosa involuzione della specie umana. Quel brivido di sogno, “l’America nera” l’ha provato a vivere con l’elezione alla Casa Bianca del primo Presidente nero: Barack Obama ma se si pensa all’oggi che ha il nome di Donald Trump vediamo come la “pelle” nera sia ancora sottovalutata. Che strano essere che è l’uomo? Eppure è bello vedere i bimbi, in Italia, in Spagna, Francia, nel Mondo intero, come giocano tra di loro senza far distinzioni particolari di cultura, etnia e sopratutto di colore di pelle. L’uomo adulto lo disprezza questo. Chi è diverso è pericoloso. Fa più notizia, ormai, uno straniero che uccide rispetto ai tanti bianchi che, ogni giorno, maltrattano le loro donne e le uccidono. Il femminicidio in Italia, ad esempio, ha già superato le due decine dall’inizio del 2018 e gli assassini sono per larga parte italiani. Ma questo fa poco notizia, a quanto pare.

A Forlì, questa mattina un uomo 60enne ha causato disagi al traffico bloccando la corsa dell’autobus e chiedendo all’autista di far scendere tutti gli stranieri che erano a bordo. Un fatto strano che fa riflettere ulteriormente su quanto, appunto, sia in atto una vera e propria involuzione della nostra specie.
Così come è successo a Rosarno, in Calabria, dove alcuni giovani ragazzini si divertivano a “dare la caccia ai neri” muniti di bastoni e investire lungo le strade del paese, le persone nere. Che brutta storia.
Il primo numero di questa nuova rubrica l’avevo intitolato “Fermati Mondo, voglio scendere!” e il pensiero lo voglio ribadire ancora di più, commentando queste notizie. Un appello, realisticamente parlando, vorrei farlo a tutti coloro che appena arriva un po’ di sole vorrebbero la “pelle nera” perché fa più fighi. Siate coerenti perché odiare i neri e poi fare la corsa a chi si abbronza di più, non vi fa onore, anzi. Ricordando ulteriormente Martin Luther King mi piacerebbe che il sogno divenisse realtà ma con l’involuzione in atto forse è solo una stupida utopia. Però sperare non costa nulla. “I HAVE A DREAM”