Morti sul lavoro.

I° MAGGIO: FESTA DEI LAVORATORI E MOMENTO DI RIFLESSIONE SUL FUTURO DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

di Matteo Murrone


Anche Realisticamente vuole dare e portare il suo contributo alla giornata del lavoro. Ieri, Primo Maggio, giorno che sancisce la festa del lavoro e del lavoratore. Tutti i mass media e testate giornalistiche hanno fatto analisi sull’attuale mercato del lavoro, dando una lettura eterogenea tra analisi statistiche e forbici differenziali tra nord e sud, uomini e donne ed altri dati di diversi parametri su cui “divertirsi” e fare svariate indagini su chi sta meglio e chi peggio.


Ieri è stato anche il giorno del tanto aspettato “Concertone” del 1° Maggio dove tra persone giovani e meno giovani, hanno dato il loro contributo con la presenza a Roma urlando a squarciagola le canzoni dei vari artisti che si sono esibiti sul palco. Il tema centrale del Concerto del 1° maggio è “ La sicurezza del lavoratore”. Tema che ovviamente non ha colore politico e né tanto meno ideologie di diversi fronti. La sicurezza è di tutti, della persona! Argomento a lungo trattato durante il concerto anche dai vari segretari delle differenti sigle sindacali. Cgil, Cisl e Uil.

La sicurezza della persona e del capitale Umano non deve essere argomento di elemento negativo, trovandosi a parlare di morti ma di progetti che si dirigono verso la diminuzione quasi a zero dei morti sul lavoro, perchè non si deve e non si può morire sul lavoro. Nei primi mesi di questo anno sono già 212 (fonte INAIL)le persone morte sul lavoro, un incremento del 12% rispetto al 2017. Un numero che purtroppo è destinato a crescere anche per gli scarsi sistemi di protezione di cui sono dotati i lavoratori, per la scarsa formazione o per negligenza da parte del lavoratore stesso.

Realisticamente dal suo punto di Vista, vuole lanciare una provocazione, sul perchè non si concedano, attraverso accordi interconfederali, dei premi alle aziende che attuano politiche di riduzioni degli incidenti sul lavoro. Ma questo obiettivo non deve essere solo sottoscritto dalle aziende rappresentate da associazioni di categorie ma concesse a tutte le imprese che si contraddistinguono per le migliori politiche di riduzione degli incidenti e di morti sul lavoro.