“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”

Made with love Matteo Murrone

Primo Maggio è la festa del lavoro. Una festa alquanto insolita, con la perdita di un numero irragionevole di posti di lavoro, dove in ogni posto di quel lavoro perso, si nasconde un’identità umana, contraddistinta, ognuna, dalla propria storia.

L’anno 2020, che RealisticaMente parlando, è iniziato come malato in modo surreale e kafkiano per tutti, indistintamente! Ebbene sì, il Virus e la paura di ammalarsi di Covid-19. Io voglio condividere il mio pensiero, riguardante la parte che sento a me più vicina; quella del lavoro.

Tale quadro storico, deve far pensare e riprogettare nuovi modelli organizzativi del mercato del lavoro, inteso come ripensamento organizzativo/gestionale.

Il virus sembra strano, ma lo paragono, ad un innesco ad orologeria di una bomba, che in quella ora in quel giorno è esploso… ”boom”….

Da quel giorno in poi, tutto il mercato del lavoro si è spento -lockdown – produttività ferma!! Fin quando tutte le aziende potranno stare chiuse e non produttive?

Si sono pensate nuove forme di ammortizzatori sociale, ampliando le tempistiche per l’uso degli stessi, il restringimento delle causali nei contratti a termine, l’erogazione di sussidi per le nuove forme di povertà e disoccupazione.

La battaglia, senza armi, che stiamo combattendo contro questo, maledetto Virus, deve far riflettere sul chi vorremo essere in futuro, come persone; Imprenditori e Lavoratori. Non si tratta di negoziare tra imprese e sindacati, quale forma di negoziato attuare nel ricevere il famoso win to win, qui si tratta di sconfiggere il virus per ripartire più forti di prima.

Ci sono tantissime forme contrattuali che non sono state contemplate nei vari DPCM, per gli eventuali sussidi. A tal proposito voglio ricordare il famoso tirocinio extracuuriculare. Si, perchè in modo del tutto realistico, questo strumento a mio avviso utilissimo per le aziende non è mai preso in considerazione, nel momento in cui c’è la perdita del posto di lavoro.

Visto il momento del tutto surreale da film, anche per questo strumento giuridico si doveva pensare a qualcosa di più, di un semplice STOP! TIROCINIO ANNULLATO. Perchè anche dietro quel tirocinante c’è una storia, un’identità ed una persona!