La Politica di Cetto e il Concetto della Politica

di Luca Giuseppe Murrone

Manca poco e per fortuna alla fine di una delle più discutibili campagne elettorali della seconda Repubblica. Si è parlato e si sta parlando, come accade ormai da tempo, di tutto e di niente.

È una Battaglia persa. E non si sta parlando di Leo Battaglia, il candidato che, ancora una volta, fa parlare di sé in una campagna elettorale.

Il politico di Castrovillari (Cosenza) avrebbe infatti inviato al suo posto, durante un comizio, come afferma il Fatto quotidiano, suo fratello gemello. Battaglia è abituato a far discutere. Se si percorre la famosa strada statale 106, con una frequenza simile a quella della vista dei fiori mortuari attaccati a guard rail , il suo slogan scritto dal suo staff, per la campagna elettorale di ben 5 anni fa “Leo BATTAGLIA ALLA REGIONE” giganteggia ancora sui muri di una regione intera.

fonte: quicosenza.it

Dopo quella polemica, il politico di Castrovillari, si difese annunciando che avrebbe rimosso quelle scritte. Ma, poi, perché farlo? Tanto sono servite anche per questa tornata elettorale.

Più pilu pe tutti direbbe la politica di Cetto La Qualunque.

Quel vizietto tanto caro a Silvio Berlusconi che, in occasione, dello sprint finale della campagna elettorale in Calabria per appoggiate la candidata del centro destra Jole Santelli, ha dichiarato: “”Alla mia sinistra c’è Jole Santelli, che conosco da 26 anni. L’ho avuta anche nei miei governi. Ha capacità di individuare nei problemi le cose principali e le persone capaci ed esperte nel dare soluzioni”” per aggiungere poi “” non me l’ha data””.

Non è Cetto. È un concetto che ci fa capire che siamo spacciati… Tutti. Ma non ditelo a Salvini che, presosi la briga di suonare al citofono di un quartiere di Bologna, ha detto “Lei spaccia“? Sul fatto che ci sia o meno uno spacciatore in quell’abitazione lo stabiliscono le indagini della magistratura e delle Forze dell’Ordine. Sul fatto che siamo tutti spacciati beh, RealisticaMente parlando, su questo, almeno su questo, non ci sono dubbi.

Omini, ominicchi e quaqquaraqua. In questa tornata elettorale che si chiude – almeno sulla carta – ufficialmente oggi, ne abbiamo visti e sentiti di tutti i colori. Il gong sta per suonare e a giocarsi la partita importante ci sono anche ben 3 candidati dichiarati impresentabili dalla Commissione antimafia. Tutto molto bello, tutto molto giusto insomma.

Tra tonno (Callipo) e Sardine qui la partita è molto significativa anche se, Qualunquemente e RealisticaMente, la Politica deve remare forte in mare aperto. E la Politica che ha perso il proprio Concetto e non il proprio “Cetto” ha bisogno di tutti Noi. È chiaro il concetto?

Ora silenzio, Calabria ed Emilia Romagna sceglieranno il loro futuro e presente. Siamo tutti spacciati? Dipende da noi. È chiaro il concetto?