La mamma le toglie il telefonino, la bimba di 9 anni si toglie la vita

di Luca Giuseppe Murrone

Tralasciando i fatti di cronaca nazionali, con la politica in primo piano- caso Diciotti e i domiciliari ai genitori dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi– facciamo un salto negli Stati Uniti, precisamente nel quartiere Bronx di New York.

Qualche giorno fa, infatti, alcuni media nazionali come il Messaggero o Leggo riportavano una notizia agghiacciante che lascia di stucco, RealisticaMente parlando e ci fa riflettere sul mondo in cui stiamo vivendo.

Cosa è successo?

Una bambina di nove anni, dopo esser stata rimproverata dalla mamma che- come punizione le aveva vietato l’utilizzo del suo smartphone- si è impiccata. A trovare il corpo senza vita della piccola è stata proprio la madre. La piccola Heaven si era svegliata al mattino presto e voleva, a tutti i costi, utilizzare il suo cellulare per collegarsi a Youtube. Dopo il no secco della madre Jennifer la bimba, senza pensarci due volte, ha compiuto il folle ed estremo gesto. La piccola, infatti, si è tolta la vita legandosi una cintura al collo.

Una tragedia assurda che RealisticaMente parlando fa riflettere sulla deriva che questo mondo, schiavo delle gabbie virtuali, ci sta portando a vivere. Quello che è successo nei giorni scorsi a New York è solo uno dei tanti episodi che manifesta lo schiavismo a cui siamo sottoposti. Se qualcuno ci toglie lo smartphone, infatti, è come se ci togliesse la vita. Ecco, banalmente, ciò che è accaduto alla piccola Heaven. Non le hanno tolto le bambole, la spensieratezza dei suoi 9 anni. Le hanno tolto uno smartphone un oggetto tanto utile quanto pericoloso.

Come non pensare a chi, addirittura, vende dei propri organi per comprarsi l’ultimo modello dotato di tutte le tecnologie possibili? Tutte le tecnologie sì, ma nulla ti garantirà la spensieratezza della vita reale che è, comunque, sempre fuori da un banale schermo di cellulare.