Juve, sei nella S7ORIA

I complimenti di un interista vero alla Juve

Di Luca Giuseppe Murrone

Sono interista, da sempre. Da quando i miei fratelli più grandi mi portavano, in braccio, al bar del paesino a vedere le partite della “loro” squadra. Mi sentivo un supereroe sulle spalle di mio fratello perché in tv vedevo un altro supereroe che con il pallone tra i piedi faceva quel che voleva: era Ronaldo. Oggi sono cresciuto e se i miei fratelli mi prendessero sulle spalle, sarebbero dolori e poi Ronaldo nella mia squadra non gioca più. Negli anni mi sono appassionato sempre di più a quello che, in molti, definiscono lo sport più bello del mondo. Ero interista in quel 5 maggio 2002 e le ricordo le lacrime versate. Ero piccolino, quel giorno, ma dentro me c’era un interismo che si notava anche a chilometri di distanza. Quel giorno, oltre al rammarico e alle lacrime versate per uno scudetto tanto sognato e sfumato all’ultimo secondo, è aumentata la consapevolezza di un odio (calcistacamente parlando) verso i rivali di sempre, la Juve.

Nel 2006, con lo scandalo Calciopoli che ha mostrato “qualcosa” anche se non tutto il marcio che si nasconde dietro questo sport nel bel Paese, la Juve ha pagato con la retrocessione e da lì si sono scaldati, qualora ce ne fosse stato ulteriormente bisogno, gli animi tra juventini e resto delle tifoserie italiane.

Dopo un anno di inferno per la Juve e i propri tifosi e qualche anno di gloria con la consacrazione di quel famoso “triplete” di noi interisti, la supremazia l’ha dettata la società bianconera. In Italia, però, non siamo abituati a dare a Cesare quel che è di Cesare, ma io, dal mio modestissimo “odio calcistico” verso la Juve, non posso che tirarmi giù il cappello e applaudire all’infinito una squadra, dei tifosi, una società che continuando a investire sta continuando a dettare la legge in Italia e ad essere protagonista in Europa.

Puoi tifare qualsiasi squadra, puoi odiare la Juve, ma non puoi negare l’evidenza. Sono forti, non c’è niente da dire, solo applausi. Appellarsi agli errori arbitrali è un banale alibi quando si sa, di errori arbitrali se ne vedono e sentono ad ogni partita, in tutte le categorie.

Complimenti ai nemici di sempre per aver scritto nuovamente la S7ORIA con il settimo scudetto di fila.

Ora tocca a noi essere più competitivi e impedirgli di scrivere altre pagine di belle storie. Sarà difficile ma non impossibile.