Il nuovo integrativo in Sanofi. Il welfare al centro

Di Matteo Murrone

Un nuovo accordo nell’integrativo aziendale, in prospettiva welfare, firmato tra l’Azienda Sanofi e le OO.SS . Un bel passo verso buone e partecipate relazioni sindacali. Ne sono sicuri le rispettive parti Azienda e Lavoratori. Questo accordo prevede senza dubbio miglioramenti nel concedere ai lavoratori un qualcosa che riesce al meglio nel c.d work life balance. Non a caso al centro di tale accordo c’è proprio la persona.

L’azienda è presente in Italia con circa 2.500 collaboratori e la rete d’informazione scientifica. Certamente tale accordo dimostra tutti cambiamenti che si stanno verificando nel mercato del lavoro, dove con questo accordo non si è raggiunto un punto di arrivo ma d’inizio verso un nuovo cambiamento, in ottica di mettere al centro la persona in quanto tale.

Il punto fondamentale di questo accordo è la prevenzione. Infatti è previsto per tutti i collaboratori, indipendentemente dal proprio livello, un check up biennale completo in una struttura convenzionata ed inoltre i collaboratori sono coperti da un’assicurazione per infortuni professionali ed extraprofessionali. Ma non finisce qui: la Sanofi “offre” ai propri collaboratori degli uffici, di timbrare una volta sola, quindi si ha flessibilità della gestione del tempo da parte dei lavoratori. In ottica smartworking concede ai propri dipendenti di lavorare da casa una volta a settimana, maggiori ore di permesso per la gestione dei familiari non autosufficienti, premi studio per i figli che riportano dei risultati profittevoli a scuola o che vengono designati da premi scolastici.
Dal mio punto di vista e quindi dal punto di osservazione “realistico” un ottimo segnale positivo è quello di supportare la persona nella conciliazione di vita-lavoro.