il lavoro agile: Il caso dell’azienda che dagli anni ‘90 lo applica: La Graphistudio


Di Matteo Murrone
E’ proprio vero che il lavoro sta cambiando ed io in questo blog, voglio raccontare e analizzare un caso, non certamente dei grossi colossi e delle best practice che applicano questa flessibilità; ma di un’azienda di piccole dimensioni di Pordenone, precisamente ad Arba: la Graphistudio. All’interno vi è un’organizzazione del lavoro che applica appieno il modello del lavoro agile. Azienda di 200 dipendenti dove non si timbra il cartellino, non ci sono orari fissi ed il lavoro è autogestito. Quello che più colpisce è che con questa organizzazione del lavoro i profitti aumentano ed i dipendenti si sentono più soddisfatti e più motivati. Quello che voglio far emergere è il lavoro agile come modello molto apprezzato dai dipendenti e dove si diventa più produttivi. Infatti è l’esempio lampante che oramai la flessibilità del mercato del lavoro si dirige verso modelli economici/giuslavoristici in direzione lavoro agile e welfare aziendale. La Graphistudio produce album per matrimoni ed esporta in tutto il mondo è rappresenta nel modello Pmi l’esempio che il lavoro si rivolge verso questi modelli organizzativi. Il successo all’estero e soprattutto anche gli aumenti dei profitti è lo specchio che lì, in quella realtà di un paesino nella provincia di Pordenone, si lavora così. La cosa che risalta agli occhi è comunque che questa flessibilità è applicata dagli anni ’90 dove l’idea di lavoro agile non esisteva nemmeno. Non sono presenti sindacati all’interno dell’azienda, è questo modello è nato da un’idea del proprietario Tullio Tramontina dove rispondendo ad una intervista di Repubblica dichiara : “Quando io lavoravo, questa cosa del cartellino e dell’orario fisso, mi ha sempre dato fastidio, ti senti come in catene”. Quindi lui non ha fatto altro che rendere il suo pensiero in realtà ed applicarlo al suo modello di azienda. Devo dire che ha avuto ragione ed ha anticipato il modello flessibile del lavoro agile di cui tanto oggigiorno se ne parla.