IL CORAGGIO RIVOLUZIONARIO DI FRANCESCO

I CINQUE ANNI DI PONTIFICATO DI PAPA BERGOGLIO

 

di Luca Giuseppe Murrone

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Ci vuole coraggio a diventare Papa, ci vuole coraggio ad essere Francesco. Papa Bergoglio, dopo cinque anni di pontificato, è il simbolo della Chiesa Cattolica che rinasce e anche per questo, realisticamente parlando, ci vuole coraggio. Ci vuole coraggio ad essere Francesco, un semplice uomo venuto dall’Argentina che ha anche un po’ di italiano nel sangue. La sua cultura solare e pacifica ha permesso alla Chiesa di raccogliere qualcosa in più che va oltre il credo religioso. Papa Francesco non rappresenta soltanto un simbolo di credo ma è un esempio di pace e di fratellanza di popoli. È, quindi, un laico esempio di qualcosa che ha scosso il mondo della Chiesa e non solo dopo il terremoto cattolico avvenuto con le dimissioni clamorose di Papa Ratzingher. Le ricordiamo tutti le fumate bianche con il classico “Habemus papam” e in quel momento, il 13 marzo del 2013, Jorge Maria Bergoglio divenne Papa. Fu da subito il Papa di tutti, non solo dei cattolici ma, nel tempo, ha acquistato la simpatia anche dei più scettici. Se è vero che la meritocrazia non fa parte del genere umano, una riflessione va fatta eccome sulla sua figura. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e diamo a Francesco quel che è di Francesco. È stato il primo a scomunicare i mafiosi e i corrotti e, anche su questo, ci vuole coraggio. Francesco a cinque anni dalla sua elezione ha centrato il punto:<< La Chiesa aveva bisogno di questa evangelizzazione>> aveva detto Monsignor Claudio Maria Celli ai microfoni del Tg1, durante il collegamento nel giorno dell’elezione del Papa. La nuova evangelizzazione è avviata e nonostante i continui “misteri della fede” che interessano le mura del Vaticano, qualcosa nell’aria è cambiato e il merito è tutto di Francesco. Proprio per la sua bontà e per il suo coraggio rivoluzionario è stato definito, nel corso degli anni, il Papa scomodo che va oltre le righe e punta sempre verso la giusta linea. La cosa più rivoluzionaria, realisticamente parlando, è la sua naturale spontaneità e umiltà; il suo essere un Papa e un parroco nello stesso tempo e anche per questo ci vuol coraggio.