Fragilità evocativa

di Gian Franco Murrone

Ed è un ricordo che si innesta malinconico
Fra i ritmi calmi di un’estate sfuggente

Ed è un ricordo che si appresta ad insediarsi
In me, in te la gioia di un momento più distante

distante il tuo profilo, dal profilo esanime
lo sguardo avvolto in un silenzio eloquente

e poi l’abbraccio debole di una brezza
di sale dal mare nel sole che sale

ed è una viva fiaccola negli occhi malinconici
un dolce involucro di passioni e cotone

e il litorale dolente ascolta e fruisce
accende e fruisce
inganna e fruisce
disperde e fruisce
mi ammalia e fruisce

mielosi pensieri di antichi sapori
dipinti su spiagge da baci e rumori

e i fregi del cielo bagnano il velo
della mia vile vanità

e i fregi del cielo ora sfregiano il velo
della mia vile vanità

che affiora e finisce
che affiora e finisce
…….. da me a te
affiora e finisce
…….. da me a te.