È sempre colpa della strada?

di Luca Giuseppe Murrone

“Lunga e diritta correva la strada, l’auto veloce correva”.Così inizia una delle celebri canzoni di Francesco Guccini intitolata “Canzone per un’amica” scritta nel lontano 1966 dedicata ad una giovane amica di Guccini che, proprio sulla strada, perse la vita.

Un crudele destino scritto e rielaborato dalla quanto celebre tanto triste e malinconica canzone gucciniana, che ancora oggi, a distanza di ben 41 anni, risulta ancora attuale.

Si, proprio così, perché sulle strade, purtroppo, in Italia si continua, sempre di più a morire.
Al nord, al sud, se non ci fossero gli eventi tragici di incidenti stradali, le pagine di cronaca sarebbero ancora più bianche.

Ma, poiché noi di realisticamente amiamo guardare in faccia la realtà e porci delle domande, anche stavolta ci/vi poniamo un piccolo ma importante quesito: ma è sempre colpa della strada?
Certamente no, la strada non è la sola vittima di questo male.

Chi di noi non ha un parente, un amico o semplicemente un conoscente che sulla strada ha perso la vita?
Purtroppo, quindi, spesso la strada diventa metafora di morte, seppur molti, (noi di realisticamente compresi) vedono la strada come metafora di vita.

Basta pensare alla famosa Strada Statale 106 che collega Taranto a Reggio Calabria, estesa per ben 491 km che è definita da molti, appunto, la “strada della morte”.

Tant’è vero che in particolare in Calabria, punto logistico, dove la famosa strada provoca morte, si è creata una vera e propria associazione chiamata “Basta vittime sulla 106”.
Un impegno umano e sociale e- perché no, anche social- che sta portando i suoi frutti, ma occorre, darci delle risposte al quesito posto in precedenza.

La strada si, senza ombra di dubbio, specialmente in Calabria è complice, ma spesso e volentieri l’incoscienza umana diventa micidiale, su una strada dove non puoi permetterti di distrarti.

“Lunga e diritta correva la strada, l’auto veloce correva”. Si è vero, molte auto, in particolare nel buio della notte sfrecciano alla velocità della luce, quasi per gioco, quasi per rischio, inconsapevoli, che, come si è detto prima, sulla strada non puoi permetterti di sbagliare.

Sorpassi azzardati e la tua vita rimane in bilico, come quella strada, che se ti permetti di sbagliare e di rischiare, prima o poi ti punisce.

È importante quindi affermare che non sempre è colpa della strada e a testimonianza di ciò sono i continui controlli fatti delle forze di polizia che in un articolo riportato dal Corriere della Sera complessivamente sono state controllate 38.936 persone, 2.088 delle quali risultate positive all’etilometro, mentre il test saliva è stato svolto su 2.753 persone, delle quali 675 positive alla droga.