DI DIETRO

di Gian Franco Murrone

Cullo lievi rimembranze
di un’oltrestare appassito
e d’un tratto mi sento rapito
quale ricorso potrei fare?

so solo essere muto innanzi a te
le sillabe si nascondono
dietro incerti sospiri
il tuo spettro…

proprio oggi
che non ho voglia di giocare con le parole
mi trovo capace di pensarti
nei tuoi maglioni, fra le tue coperte

e avrei voglia di sanguinare
perché di diretto
ti SI porga davanti
l’emozione sbiadita

i solchi che mi hai regalato
si confondono fra i tagli
che vecchi amori hanno lasciato

ma se per sbaglio
ti dovesse capitare
di scorgere fra le ombre presenti
nella tua acuta mente
due mani nostalgiche
che scrivono veloci
pazzi pensieri
forse quelle sono mie

e se poi
ti dovesse capitare di toccarle

e di bagnarti del loro sangue
non temere non puzza, amica mia
sorella di giorni passati … passati