Chi può salvi il Natale

Pensiero della sera

di Luca Giuseppe Murrone

Il comune di Codroipo vieta i bambolotti neri ai bambini dell’asilo. Vi prego: restiamo umani.

Può sembrare un titolo di un film- c’è n’è uno che si chiama “Qualcuno salvi il Natale”- che, con la magia natalizia potrebbe far pensare ad un lieto fine.

Realisticamente parlando, però, sono tempi grigi per questa società. Non scriviamo “neri” perché qualcuno potrebbe censurarcelo.

Tempi grigi nel Bel Paese, dove ormai, purtroppo, regna un clima di odio verso tutto ciò che viene considerato diverso. Odio che è diffuso dappertutto. Non solo sui social dove ogni giorno assistiamo a dibattiti e insulti gratuiti come se fossero noccioline.

L’odio regna sovrano in questo clima nazionale che, realisticamente parlando, ci spaventa un po’ o almeno dovrebbe. Adesso che si appresta ad arrivare il periodo in cui “siamo tutti più buoni” cosa ci aspettiamo? Una reazione ipocrita?

C’è un comune, in Friuli, precisamente a Codroipo che ha vietato, negli asili nido, i bambolotti di colore. Oltre a questo, hanno letteralmente vietato anche il riferimento ad altri tipi di cultura differenti rispetto a quella italiana.

Apprendendo questa notizia, qualcuno potrebbe affermare, banalmente, che: “In Italia, la cultura regna sovrana”. Eppure qui, nel Bel Paese, dove con la cultura si dovrebbe mangiare, regna purtroppo tanta ignoranza.

Con questa decisione del comune di Codroipo, in Friuli Venezia Giulia, viene tolta la libertà a dei bambini innocenti di giocare spensierati con i propri giocattoli. Una bambola nera, così come una bambina nera, non è diversa da una con la pelle rosa. Sono tutte belle, nella loro innocenza, nella loro sete di libertà.

Il Natale è alle porte e i valori umani della vita si stanno sgretolando a pezzi. Non c’entrano, in questo caso, discorsi politici o altri, ma vi prego, qualcuno salvi e (non salvini) il Natale.