Adesso occorre una legge contro l’omofobia


di Luca Giuseppe Murrone

“Non accettiamo né gay, né animali”. Queste sono le parole pronunciate da un gestore di una casa vacanze in Calabria, al quale una coppia omosessuale della provincia di Napoli ha chiesto informazioni in merito alla struttura, ecc.
La risposta del gestore, da quello che riportano i media riprese dal racconto dei ragazzi all’Arcigay di Napoli, fa rabbrividire.

Infatti, nonostante l’umanità stia facendo passi da gigante per tentare di evolversi, c’è chi ci ricorda che la specie umana è ancora, purtroppo, molto indietro nella completa evoluzione.

Il fatto che la specie umana necessiti ancora di una completa evoluzione è dovuto anche alle parole di questo gestore che piuttosto ha preferito perdere clienti e perdere denaro, riportandoci indietro nel tempo ai contesti storici dei sistemi totalitari di fascismo e nazismo dove nei negozi era proibito l’accesso a cani e ebrei.
Questa visione drammaticamente amara l’ha ricordata, anche, uno dei due ragazzi in un articolo pubblicato da La Stampa, affermando soprattutto il concetto che “questa storia non può essere ignorata”.

Ebbene sì, questa storia, l’ennesima, dove sono vittime persone uguali a noi, deve far riflettere, soprattutto dopo l’approvazione della famosa legge Cirinnà voluta fortemente dal Governo Renzi e approvata nel maggio del 2016.
Dall’approvazione della legge e dopo l’entrata in vigore della stessa nel giugno del 2016, le coppie omosessuali possono (finalmente) unirsi civilmente ma a quanto pare, nonostante questo, c’è ancora tanto bisogno di lavorare.
Nonostante nel 2017, dopo l’approvazione di questa legge che ha permesso a persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) di unirsi civilmente, l’Italia si dimostra, ancora una volta, una nazione povera di ideali e diritti.

Eppure d’altro canto, la parte LGBT della nostra penisola non si arrende, anzi continua a manifestare (giustamente) sdegno e indignazione nei confronti di atti discriminatori verso la loro categoria.

Ed ecco, quindi, che spesso sentiamo parlare di Gay Pride e di sfilate e manifestazioni perché, purtroppo, hanno ancora tanto bisogno di rivendicare i loro diritti.

Una domanda, a questo punto sorge spontanea: a quando l’approvazione di una legge contro l’omofobia?
Il testo di questa proposta di legge, come si legge sull’Ansa, è al palo del Parlamento, dopo che lo stesso, che ha per primo firmatario il sottosegretario del Partito Democratico e viceministro allo sviluppo economico Ivan Scalfarotto, è stato approvato alla camera.

Proprio Scalfarotto, nel maggio del 2017, ad un anno esatto dall’approvazione della legge, è stato il primo esponente del governo ad usufruire della Legge Cirinnà che gli ha permesso di unirsi civilmente con il compagno Federico.

Dopo l’approvazione delle unioni civili, c’è bisogno di vincere un’altra battaglia di civiltà, approvando ufficialmente il disegno di legge che vuole introdurre il reato di discriminazione e istigazione all’odio e alla violenza omofobica.

Dovrebbero essere queste le notizie sulle quali i media devono soffermare la loro attenzione ma purtroppo tocca ancora, nel 2017, raccontare di atti offensivi ai danni di questa importante categoria della nostra società.
Chissà cosa accadrà quando (e se) la legge contro l’omofobia verrà approvata, intanto l’ipocrisia viaggia sul web. Siamo tutti bravi, infatti, a esibire la bandiera arcobaleno sui nostri canali social e, nel tempo stesso, a schifarci se vediamo due persone dello stesso sesso baciarsi per strada.