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Stelle o bandiere? Quando il calcio pecca di romanticismo

Posted on 15/07/2017 By RealisticaMente 1 commento su Stelle o bandiere? Quando il calcio pecca di romanticismo
Bonucci diventa il nuovo capitano del Milan

di Luca Giuseppe Murrone

Mentre l’Italia meridionale brucia letteralmente, in queste ore, a far notizia è stato il “clamoroso” trasferimento di Leonardo Bonucci dalla società Juventus alla società Milan.

Fatto che testimonia, ancora una volta, che il calcio rimane sempre di tendenza e riesce a guadagnarsi lo spazio anche su notizie più importanti.

Più volte, infatti, noi italiani siamo stati classificati come un popolo di “commissari tecnici” sempre pronti a dire la nostra sul mondo del calcio, creando, così, ben 60 milioni di idee comuni e/o differenti.

In Italia, da sei anni a questa parte c’è una squadra che domina più di tutte: è la Juventus, che dopo la brutta esperienza di Calciopoli che l’ha condannata per un anno all’inferno della Serie B, è tornata immediatamente ai grandi vertici.

La società bianconera ha stravinto, infatti, sei degli ultimi campionati di serie A disputati e ha partecipato (seppur con esito negativo) a due finali di Champions League negli ultimi tre anni.

Dopo l’ultima finale persa dalla Juventus, molti si sono chiesti cosa fosse successo nell’intervallo di Cardiff, che ha inciso molto sul rendimento degli uomini guidati da Max Allegri per il resto della partita.

In un recente articolo pubblicato su realisticamente, avevamo parlato infatti, della “mancanza degli occhi della tigre” che avevano caratterizzato l’intera straordinaria stagione bianconera.

Eppure, secondo molti, il motivo del crollo nel secondo di tempo della finale di Champions, non è soltanto questo.

Conclusa la stagione, la società juventina, come tutte, è pronta a mettersi al lavoro ma dovrà fare i conti con una perdita importante.

Il passaggio di Leonardo Bonucci dalla Juventus al Milan per 42 milioni di euro dovrà sicuramente far riflettere le due società.

Chi ci guadagna in questo passaggio? La Juve che ha venduto uno dei difensori centrali più forti mettendosi in tasca 42 milioni, o il Milan che, con gli investimenti cinesi sta mettendo su una rosa da scudetto?

Trovare una risposta esaustiva a questo interrogativo è abbastanza difficile, però, se provassimo ad analizzare fino in fondo l’affare e le motivazioni che hanno spinto uno dei leader della famosa BBC (Difesa composta, appunto, da Barzagli, Bonucci e Chiellini) a lasciare Vinovo per trasferirsi a Casa Milan, troveremmo che tutto sta nel famoso Dio Denaro.

Hanno perso, invece, i tanti cretini “tifosi” che sul web hanno insultato pesantemente Bonucci augurandogli la morte sia a lui che ai suoi figli.

Com’è strano l’essere umano. Magari erano gli stessi che nei giorni scorsi si commuovevano nel vedere le immagini dell’addio al piccolo Bradley tifosissimo del Sunderland che è diventato un angelo troppo presto a causa di un male incurabile.

La delusione nei volti del popolo bianconero per il passaggio di Bonucci al Milan è tanta, anche se qualcuno ha provato a giustificarla dicendo: “abbiamo superato le cessioni di Pogba, figuriamoci quelle di Bonucci e, poi, la maglia è sempre al primo posto rispetto ai giocatori”.

Ha fatto discutere, in queste ore, pre e post trasferimento di Bonucci al Milan, una sua dichiarazione del 17/11/2016 dove l’ex difensore bianconero diceva: “Io via dalla Juventus? Piuttosto legatemi ai cancelli dello Juventus Stadium, perché non me ne andrò mai”.

Eppure quel “mai” è diventato realtà e la promessa di amore eterno per i colori bianconeri non si è realizzata.

Bonucci, infatti, dalla prossima stagione sarà il nuovo capitano del Milan con un contratto di 6 milioni a stagione.

Sarà il nuovo capitano di un nuovo Milan che si è lasciato alle spalle l’era vincente e molto romantica di Capitan Maldini e di Presidente Berlusconi.

Sarà il nuovo capitano rossonero di un calcio che è diventato sempre più 2.0. sempre più privo di romanticismo e di bandiere e sempre più ricco di stelle (cadenti?) e Dio Denaro.

 

 

 

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Sport Tags:#berlusconi, #bonucci, #calcio, #calciomercato, #milan, #seriea, #sport, Allegri, Juventus

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Comment (1) on “Stelle o bandiere? Quando il calcio pecca di romanticismo”

  1. MC8 ha detto:
    16/07/2017 alle 10:13

    Carissimo Luca Giuseppe Murrone, mi trovo d’accordo sulla magior parte di ciò che scrive, purtroppo al giorno d’oggi non esistono più le “Bandiere” ed è per questo che si può definire il mondo del calcio, o meglio del bel calcio finito.
    Inoltre volevo fare i miei complimenti a lei e ai suoi collaboratori per l’ottimo lavoro che state svolgendo in questo sito, la fortuna ha voluto che scoprissi il vostro sito per caso, e ne sono rimasta totalmente affascinata. Cordiali Saluti.
    M.C.

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