Di Luca Giusepe Murrone
Questi sono i giorni della maturità, qualche studente l’ha già archiviata altri stanno continuando a ripetere e ripetere per prepararsi al meglio agli orali.
C’è chi canta, come sempre in questi tempi, la celebre canzone di Antonello Venditti mettendo l’accento su quella frase “maturità t’avessi presa prima”.
C’è chi, si sta godendo il mare, dopo che finalmente anche il tanto temuto orale è stato archiviato.
D’altra parte ci sono anche le commissioni di docenti che non vedono l’ora che quei ragazzi finiscano, si salutano e dopo tanto lavoro, possono finalmente concedersi un po’ il mare.
E poi c’è anche il filosofo Aristotele che i ragazzi, spesso, invocano, affermando la sua celebre frase: “una vita senza esame non è degna d’essere vissuta”.
Siamo sicuri, però, che la frase del Filosofo, è sostenuta da (quasi) tutti i futuri maturi?
Non sembrerebbe di questo avviso, il maturando (?) più discusso del momento, si proprio lui, Mister Gigio Donnarumma, portiere classe 99 del Milan, che dopo aver scaldato gli animi degli appassionati di calcio suscitando un tormentone mediatico sul firmo o no il nuovo contratto con il Milan a 6 milioni netti a stagione per i prossimi cinque anni, ne ha procurato un altro, che sta facendo ancora più notizia.
Ha fatto discutere, infatti, il netto rifiuto del portierone rossonero verso gli esami della maturità, preferendo niente poco di meno che una vacanza tranquilla a Ibiza.
Ma che c’è di male? Perché tutto questo accanimento nei confronti di un ragazzo che si sente (e lo fanno sentire) più grande della sua (piccola) età?
Questa “scelta” ha scaldato gli animi social nei giorni scorsi e lo sta continuando a fare, facendo intervenire anche, in prima persona, il ministro della pubblica istruzione Valeria Fedeli.
Si è detto più volte che i giovani d’oggi, quelli con il cellulare in mano, quelli che un like sui social vale più di qualsiasi altra cosa, sono sempre soggetti a seguire i miti del momento.
Proprio per questo è voluta intervenire, sbagliando forse i mezzi comunicativi (dicono gli esperti) il ministro Fedeli incitando lo stesso Donnarumma a terminare gli studi, perché, appunto, possa davvero essere un modello da seguire per i giovani.
Ai giovani d’oggi, infatti, occorrerebbe ribadire che l’istruzione e la cultura sono più “fighi” di un viaggio ad Ibiza.
Un ragazzo che si è assicurato, con il suo talento, ben 30 milioni per i prossimi cinque anni, che fretta ha di terminare gli studi?
E poi diciamocela tutta, in un mondo dove la crisi ci soffoca, perché studiamo?
Lo facciamo per sognare di ottenere un lavoro dignitoso, ma chi un lavoro dignitoso già lo possiede, che fretta ha di terminare gli studi?
A 19 anni si inizia ad essere grandi, ci si inizia a rimboccare le maniche e si prospetta un futuro, abbastanza incerto.
Non per tutti, però, è così perché “uno su mille ce la fa” ma una domanda sorge spontanea: si è davvero maturi a 19 anni?