Specchio riflesso di una continua campagna elettorale.
Di Luca Giuseppe Murrone
Salvini e Di Maio, infatti, come scrive il giornalista Mauro Evangelisti sul Messaggero hanno smesso di “followarsi” su Istagram. Neologismo, il “followarsi” che apre un mondo sul concetto di comunicazione politica oggi che si basa tanto su quelle che potrebbero sembrare piccolezze ma, in realtà, non lo sono.
Il Ministro del lavoro, ultimamente, sembra un po’ criticare alcune prese di posizione del “Capitano” che, nel bene e nel male, riesce comunque ad acquisire sempre più consenso.
Cosa dimostra questa piccola crisi social tra i due? Può non voler significare più di tanto, ma apre uno scenario interessante sulle “idee da seguire” e RealisticaMente parlando, in campo politico, ognuno ha le proprie opinioni anche se, si è alleati di governo.
Luigi Di Maio, all’indomani della, purtroppo, tanto discussa giornata del 25 aprile ha dato ancora una leggera (ma non troppo) stoccata al suo “ex amico di like” Matteo Salvini. “Chi non vuole festeggiare il 25 aprile divide il paese” ha detto il leader del Movimento 5 Stelle ai media nazionali criticando, anche, la scelta del leader del Carroccio, di “festeggiare” il 25 aprile a Corleone […].
Tornando all’aspetto social, però, a colpi di followers non ci sono paragoni tra i due leader più influenti d’Italia.
Il più amato dagli italiani, su Instagram, infatti, è sicuramente il leader del Carroccio che conta oltre 1 milione e quattrocentomila seguaci e solo 47 “seguiti”. Distacco di seguaci abbastanza elevato: Di Maio, infatti, si ferma solo a 785 mila seguaci e 139 seguiti. Per quanto riguarda, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i suoi seguaci, invece, sono “soltanto” 393 mila e in questi spiccano i nomi dei due vice premier, Salvini e Di Maio, rispettivamente seguiti entrambi dal primo ministro.
La crisi sentimentale tra i due, quindi, sembra non essere solo sulle questioni governative. Di Maio, forse, si sarà ingelosito del nuovo ruolo del ministro Salvini che sembra proprio diventato un food influencer. Si scherza, ma non troppo. La crisi di governo sembra proprio essere presente e, se i social hanno dato diritto di parola agli imbecilli, i “like” parlano chiaro e i follow confermano, maggiormente, le prime evidenze.
Che ne sarà, quindi, del governo nei prossimi mesi? Lo scopriremo, RealisticaMente parlando, ma sicuramente lo vedremo anche e soprattutto a colpi di like e follower.