Made with love by Luca Giuseppe Murrone
È la festa della Donna anche se, RealisticaMente parlando, le Donne andrebbero e vanno festeggiate ogni giorno. È l’otto marzo e nel nostro Paese l’aria non sembra affatto avvolta dal profumo intenso di mimose o di rose. È l’otto marzo e tutto attorno a noi ha un’aria cupa, dove la paura ci avvolge.
È l’otto marzo ed è il giorno della “Lombardia chiusa insieme ad altre 14 provincie del Nord Italia”. L’inarrestabile Coronavirus ci sta bloccando e ci fa rendere conto di quanto è piccolo l’essere umano.
È il giorno dopo la fuga di notizie di una “Bozza di un decreto di governo” che ci ha mandati in tilt. Soprattutto al nord Italia. È il giorno delle partenze a casa, verso il Sud che è sempre rifugio, Casa ma vi prego, non ora. Lo sconsigliano tutti perché non si può e non si deve sottovalutare niente.
Non dovrebbe essere questo, dunque, il giorno del ritorno a casa. Proviamo a pensare se l’effetto contagio che si è innescato nel Nord Italia – mandando in crisi i nostri sistemi sanitari – avvenisse nel Meridione del Paese: quali conseguenze comporterebbe?
Parlo della “mia Calabria” ad esempio, dove gli ospedali sembrano, ormai, essere ornamenti d’arredo di carattere edilizio, quasi a confondersi con le tantissime costruzioni partite e poi, nel mezzo di niente, fermate, bloccate.
È, comunque, l’otto marzo e gli auguri alle Donne bisogna farli, sempre. Un pensiero ed un augurio speciale alle Donne in prima linea in questa emergenza globale ma anche a tutte quelle che ogni giorno lottano con chi dice di amarle e poi le ammazza o le tormenta non facendo vivere loro la vita che meritano.
Ci sono tante, troppe, Donne che ogni giorno subiscono violenze di ogni genere – non solo fisiche- in questo Paese. Tutto ciò non è ammissibile. A loro, ma non solo, va tutto il nostro sentito e sincero, RealisticaMente parlando, Augurio.
È l’otto marzo ed è, anche, il giorno di un campionato di Serie A che prova a ripartire. È la domenica dove si gioca (salvo clamorosi ripensamenti dell’ultimo minuto) la Sfida delle Sfide.
Juventus contro Inter è la partita durante la quale non si può aver paura eppure la Paura, in questo periodo ci ferma, ci blocca – Juventus contro Inter non è solo la semplice sfida di calcio ma è un concetto che va ben oltre.
La partita di stasera, che ha suscitato tantissime polemiche nelle ultime settimane e anche in queste ore prima del fischio d’inizio, si giocherà – a porte chiuse – allo Stadium di Torino. La paura non dovrebbero averla i 22 in campo che si competono una bella fetta di scudetto ma questa sfida è anche – con le giuste proporzioni del caso – un messaggio per tutti noi. Al di là del tifo, al di là della rivalità, facciamo vincere lo sport, quello con sani principi, per una sera, affinché ci possa dare speranza e voglia di ripartire. Ne abbiamo tutti bisogno.
Abbiamo bisogno di coraggio, di forza e non di paura per risollevarci da questo surreale clima di panico che ci circonda e che, inconsciamente, ci avvolge e ci travolge. L8iamo tutti insieme, possiamo farlo! Solo così il nostro Paese si può rialzare.
Auguri a tutte le Donne del mondo, RealisticaMente parlando!