È lo Scudetto dell’Inter, degli interisti ma anche e soprattutto, RealisticaMente parlando, di Antonio Conte. Da rivale a condottiero. Perché il passato di Antonio Conte da Lecce quando, nel 2019, mise piede ad Appiano Gentile, parlava per lui. Ma il passato è passato e il presente a tinte nerazzurre è già storia.
Antonio Conte è nella storia dell’Inter e anche di tutti quelli che, per mancanza di gioco (?) e per qualche delusione europea (soprattutto in questa stagione) chiamavano e invocavano con tanto di #hashtag il #Conteout. Anche loro, quei pseudotifosi dell’Inter, dalle 16.51 di domenica 2 maggio 2021, sono risaliti sul carro a godersi il trionfo che mancava da tempo, troppo tempo.
L’hanno criticato per il suo (non) gioco. Per il suo stipendio folle da capogiro, soprattutto nell’epoca in cui le tasse e i bilanci vanno saputi gestire con un’incertezza societaria senza precedenti. Ma anche questa parentesi, oggi, fa parte del passato. Perché Steven Zhang, il giovane Presidente dell’Inter classe 1991, si gode questo suo successo e a InterTv elogia tutti perché, per un attimo, i problemi e le incertezze societarie fanno parte del passato.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare ma anche ad Antonio e alla sua Inter quello che è di Antonio e della sua Inter. Il Cesare, in questo caso, sarebbe la Juventus dove proprio Antonio Conte da Lecce ha iniziato un ciclo storico e straordinario di vittorie. Ben 9 di fila.
Antonio Conte, però, con il suo fedele amico di vittorie – insieme hanno iniziato il ciclo storico e vincente anche a Torino con la Juventus – Beppe Marotta ha spodestato un Regno dove la Juve regnava, appunto, sovrana.
Se il Regno è spodestato, RealisticaMente parlando, il merito è dell’Inter e l’onore anche. Ma non dimentichiamoci, però, di dare i meriti anche alla Juventus che ha avviato questo ciclo importante di vittorie di 9 scudetti di fila che, proprio grazie all’Inter, si è concluso in questa stagione. Onore ai rivali e complimenti al Biscione che è di nuovo campione.
RESSA E FESTA
La festa scatta in anticipo perché dal Mapei Stadium di Reggio Emilia, l’Atalanta di Gasperini non va oltre l’1 a 1 con il Sassuolo che punta e spera ancora all’Europa Leauge approfittando anche dei tanti passi falsi della Roma che dista solo due lunghezze.
Il pareggio tra Gasp e De Zerbi, dunque, ha consegnato anticipatamente e meritatamente il 19esimo scudetto all’Internazionale di Milano. Tutti ad esultare, sui social ma non solo. Piazza Duomo, luogo simbolo di trionfi e vittorie nerazzurre, viene prese d’assalto.
Secondo i dati forniti dalla Questura milanese, sarebbero stati oltre 30 mila i partecipanti alla festa nerazzurra. Niente di male, vero, se non ci fosse stata questa pandemia di mezzo. Le immagini hanno fatto subito il giro del web e dei social, raccogliendo critiche varie sulla gestione, anche governativa, di questa festa.
Anche l’Inter, dal canto suo, aveva invitato tutti – visto il periodo storico – a festeggiare evitando assembramenti ma la vittoria che mancava da molti anni ha preso il sopravvento, ingiustamente, sulla paura e sulla sicurezza di far risalire nuovamente i contagi. Speriamo bene. Intanto io, RealisticaMente parlando, Ci sono sempre stato e sempre ci sarò. FORZA INTER.
LETTERA DI UN TIFOSO INTERISTA
Ci sono sempre stato anche quando (forse) non c’era più motivo di esserci.
Ci sono sempre stato quando vedevo Ronaldo, sulle spalle di mio fratello Maggiore, dribblare tutti e finire in rete con il pallone.
Ci sono sempre stato anche quando la delusione
Lasciava lo spazio all’emozione.
Quando la sconfitta pesava sempre.
Quando il dolore degli sfottò
Non ci facevano dormire la notte
Ci sono sempre stato quando squadre dal nome impronunciabile ci umiliavano in Europa
Ci sono sempre stato a difenderti e amarti quando cambiavano allenatore continuamente
Ci sono sempre stato quando sulla nostra maglia non c’era più spazio per le toppe simboleggianti vittorie
Ci sono sempre stato quando un Principe diventava Re
Quando hai sempre avuto bisogno di me.
Ci sono sempre stato . . .
Al tuo fianco
Perché io sono l’Inter
E questo è il nostro scudetto.
AVANTI INTER. FELICI E (CONTE)NTI