
di Gian Franco Murrone
l’occhio vitreo
Scruta l’acerbo poeta
Gli dona la visione +
Lo conduce all’essenza
Al contatto col nulla
Al suo cuore malato
Alla sua vita affannata
Per trasformare in acuta bellezza
È un gesto d’amore è nulla più,
trasforma le cose per renderle
omaggio in ritorti tabù
sarà un pregio un errore o solo un di più