ANCHE IN GERMANIA ARRIVA IL WELFARE SOTTO FORMA DI WORK LIFE BALANCE
di Matteo Murrone
Il 6 febbraio è stato raggiunto un accordo storico tra le sigle sindacali tedesche e l’associazione degli imprenditori tedeschi. Inoltre viene definito un cosiddetto accordo pilota in quanto dovrà poi essere “predisposto” per altri accordi futuri in altre strutture di bussines imprenditoriali. Il sindacato portavoce di questo accordo è IG-METALL e La CONFINDUSTRIA TEDESCA. L’intesa raggiunta riguarda oltre 900 mila metalmeccanici nella zona Baden-Württemberg ma in visione ottimista si pensa, possa raggiungere ed essere esteso, a tutta la Germania. Sicuramente questo accordo sancisce in modo plateale il valore che si dà alla conciliazione vita privata e lavoro e contempla un salto in avanti del sindacato e dimostra l’ottimo stato di salute dell’economia tedesca.
Dal lato Sindacale L’accordo prevede che: il lavoratore possa usufruire di una settimana corta – meno ore di lavoro, dunque – con uno stipendio più basso. (In questo senso si tratta di uno scostamento rispetto alle grandi lotte del passato, quando la parola d’ordine era riduzione d’orario ma a salario immutato). Infatti, i lavoratori con almeno due anni di anzianità potranno scegliere una settimana di 28 ore lavorative rispetto alle 35 attuali.
La scelta riguarderà un periodo che va da un minimo di sei a un massimo di 24 mesi, con una soglia massima del 10% dei dipendenti. Ma la possibilità è condizionata al fatto che il lavoratore abbia necessità di dedicarsi alla cura dei figli o delle persone anziane o malate di famiglia. Al ritorno al lavoro con tempo “normale” questi lavoratori torneranno al loro stipendio pieno e verrà loro anche riconosciuto il diritto di usufruire di un bonus pari a otto giorni di ferie aggiuntive.
Mentre dal lato Imprenditoriale, i datori di lavoro possono aumentare la quota di contratti di 40 ore settimanali sul totale della forza lavoro per rimediare ai casi di carenza.
Dall’analisi emerge comunque la centralità del CCNL al fine di stabilire gli aumenti salariali ma allo stesso tempo da’ visione di un intento positivo e propositivo della migliore conciliazione vita privata e lavoro.