Tra le Notti magiche e il sogno azzurro, questa è un’estate italiana. Un’estate che scorre veloce e si lascia, o almeno ci prova, alle spalle mesi di ansie e paure, di timori per un presente/futuro tutt’altro che roseo.
Eppure siamo giunti ad un’estate italiana. Un’estate alla ricerca della felicità perduta, dei nostri tempi e dei nostri spazi. Un’estate dove, la maggior parte di noi, si pone quella classica domanda: “Mare o montagna”?
La nostra montagna, da Nord a Sud, piace agli italiani e anche agli stranieri che, tra Green Pass e vaccini vari, provano ad avvicinarsi alla scoperta dei tesori naturali che possono trovare nel Bel Paese.
E se si pensa alla montagna, RealisticaMente parlando, non possiamo non fare riferimento alla tragedia che, proprio in montagna, è accaduta il 23 maggio scorso.
MOTTARONE, SI ALLARGA IL NUMERO DEGLI INDAGATI
Erano i primi momenti di tregua, di una calma apparente e di ritrovare sorrisi che, seppur nascosti sempre da mascherine, volevano ritrovare tra le bellezze naturali della nostra montagna. Eppure non hanno ritrovato la vita ma 14 persone hanno trovato la morte.
La strage del Mottarone, con il crollo della funivia, è solo una delle ennesime tragedie all’italiana che, seppur ancora in corso gli accertamenti giudiziari e in attesa di sentenze, ci lascia senza parole e ci fa capire di quanto sia crudele, a volte, questo mondo.
E se la colpa del crollo fosse realmente un errore umano? Quando succedono tragedie di questo tipo ci si accorge anche di quanto sia sciacallo l’essere umano ma non solo. Ci possiamo accorgere – qualora ce ne fosse stato maggiormente bisogno – di come spesso, in questo Paese, la colpa è sempre degli altri.
Sono 14 attualmente gli indagati https://www.lastampa.it/verbano-cusio-ossola/2021/07/02/news/tragedia-del-mottarone-si-allarga-l-inchiesta-sulla-funivia-precipitata-altri-11-indagati-1.40453609 per il crollo della funivia del Mottarone che ha causato la morte di 14 persone. Non sappiamo ancora come andrà a finire questa vicenda ma, RealisticaMente parlando, con tanto dolore per questa ennesima tragedia evitabile possiamo dire che, forse, anche in questo per alcuni “la colpa è degli altri”.
MARE DA VIVERE E . . .
E se c’è una montagna che fa vivere e, a volte, anche morire la stessa cosa possiamo dire per il mare. C’è un mare da vivere. Sono infatti le coste le mete più scelte dagli italiani per le ferie estive. Eppure in quel mare che accoglie e assorbe le nostre ansie, i nostri amori estivi, i nostri sogni e desideri, spesso trovano la morte tante persone come noi.
“Il Mediteranneo è il più grande cimitero d’Europa“. Non è una considerazione banale ma è stata una delle dichiarazioni più forti e, mediaticamente, d’impatto rilasciate da Papa Francesco nell’ultimo mese di giugno scorso. Eppure, in quel mare azzurro che è sempre più rosso sangue, si continua a morire anche se dovrebbe essere solo un mare da vivere.
ALLA NOSTRA ESTATE ITALIANA
Alla nostra estate italiana che sia bella e pura. Che l’ebrezza marina allontani ogni nostra paura
E se arriva il caldo afoso non disperiamoci, concediamoci un po’ di riposo
Tutti insieme a tifare la Nazionale
Perché un Paese unito, di certo, non fa male.
E se sei a sud, a Nord o nelle Isole di questo nostro Stivale
Goditi la tua estate italiana e, perché no, tifa la Nazionale.