Di Matteo Murrone
Lo stesso ha “messo sul piatto” una misura di 7 milioni di euro per finanziare il progetto Cresco e dove si preannunciano circa mille assunzioni a tempo indeterminato. Certo la platea è molto più ampia di persone disoccupate però certamente, un segnale molto forte. Tutto questo progetto è orientato verso la creazione di nuovi posti di lavoro e dà sostegno ai progetti di imprese che prevedono comunque assunzioni di disoccupati per incrementare la “popolazione aziendale”. Una bella sfida lanciata dalla regione Umbra.
Il progetto nello specifico cosa prevede però? : Incontro tra domanda e offerta di lavoro realizzato presso i Centri per l’impiego dell’Umbria, la realizzazione di brevi percorsi formativi funzionali alle esigenze delle imprese, la possibilità di attivare tirocini per i soggetti formati nell’azienda che successivamente procederà all’assunzione, formazione continua per l’aggiornamento delle competenze del personale già presente in azienda e l’assegnazione di contributi che possono arrivare a 10 mila euro per ogni nuova assunzione. A mio avviso quella lanciata dal Dott. Paparelli che crede certamente nel rilancio della sua Regione molto “afflitta” da una piaga molto forte in Italia e passa attraverso la chiave del rilancio dal lavoro; offrire e creare lavoro proponendo non a caso un Progetto a cui viene dato un nome che è sinonimo di vita “Cresco”.
Come realisticamente ho voluto narrare, occupandomi di questa tematica, della chiave per il rilancio del Paese in quanto Nazione; cioè il lavoro.