Made with love by Luca Giuseppe Murrone
L’estate sta finendo . . . cantano i Righeira in un loro grande successo musicale del 1985. È vero, anche quest’anno – quella più calda degli ultimi anni – stiamo per salutare la stagione degli amori sbocciati e spesso finiti. È il tipico circolo virtuoso di questa nostra vita che un po’ si scalda (anche troppo a causa del clima impazzito) e un po’ si raffredda, perché volente o nolente, siamo diventati un po’ più freddi.
Ma che estate è stata? È stata l’estate del caldo afoso, appunto. Ma anche di alluvioni e disagi dappertutto. Del prezzo della benzina che sale come se fosse oro e dei litigi continui tra politici e politicanti. È stata l’estate di chi è ripartito, come la Romagna e la sua gente anche se, forse, nell’entroterra, ancora qualcuno ha bisogno di aiuto, di un tetto, di un ristoro. Chissà?!
E poi è stata la prima estate ufficiale di Giorgia Meloni alla guida politica del nostro Paese. Ci siamo lasciati alle spalle (forse) il mojito di Salvini e le chiacchiere al Papeete eppure le “canzoni stonate” dai politici le abbiamo sentite tutte. Doveva essere l’estate del vivere meglio ma, almeno per le tasche della maggior parte dei comuni mortali, è andata leggermente peggio.
Non abbiamo rinunciato alle vacanze, però. Almeno quello milioni di italiani hanno voluto concederselo. E qualcuno, anche troppi secondo i dati facilmente reperibili online, ha fatto anche i prestiti per togliersi questo sfizio. Tra mare e montagna l’italiano medio è partito facendo, quindi, i conti, con gli aumenti eccessivi che hanno inciso, eccome, sulla nostra “felicità”.
E di felicità non possono parlare, di certo, i milioni di italiani che, come se fosse un alert sul cellulare, si sono visti dire di “no” al sussidio del reddito di cittadinanza. Mossa, quella del governo, un po’ per tutelarsi – perché comunque si continua a viver male, dal punto di vista economico in questo Paese – e un po’ per andare contro anche al famoso diktat dell’avvocato del popolo Giuseppe Conte.
Nonostante questo, cambiando gli addendi il risultato non è di certo variato. Giorgia e i suoi, infatti, hanno cercato di risolvere altri problemi, facendo i compiti delle loro vacanze, puntando su un’altra serie di sussidi anch’essi – è inutile ribadirlo – molto chiacchierati.
Il Mef ha diramato la carta acquisti. Una semplice e intuitiva carta acquisti del valore di 382 euro per le famiglie che, secondo requisiti di reddito, ne hanno diritto. https://www.mef.gov.it/focus/Carta-Acquisti/
Un compitino ma anche un contentino per alleviare il dolore dei rincari che ci stanno massacrando. E se questo, ormai come dico in molti non è più un Paese per giovani, sembra non esserlo nemmeno più per gli anziani che, affannosamente, arrivano a fine mese. E le sirene, non quelle delle ambulanze o della polizia, chiamano. Così come al calciomercato – dove hanno padroneggiato i potenti ricchi di Arabia facendo incassare milioni e milioni di euro a calciatori e allenatori – anche molti professionisti italiani partono in cerca di certezze, più soldi, e più felicità, anche lì dove forse c’è solo caldo, ma al caldo, almeno per il portafogli sembra che si viva meglio.
È stata l’estate che ci aspettavamo? Non è facile, RealisticaMente parlando, rispondere a questo interrogativo. Nonostante questo, però, avevamo tutti, chi più o chi meno, dei compiti delle vacanze. C’era chi doveva imparare ad essere più generoso, chi meno spendaccione, chi più inclusivo e chi, perché no, anche meno buffone. Dovevamo imparare il rispetto, l’amor proprio e verso il prossimo. Siamo stati rimandati a settembre. Settembre è arrivato e tutti noi, forse, non abbiamo imparato niente!!